Mondo

La posizione equidistante di Lula nella guerra in Ucraina non è nulla di nuovo

  • La posizione sostanzialmente mediana assunta da Lula di fronte all’aggressione russa ha spinto gli analisti internazionali a prefigurare la volontà brasiliana di smarcarsi dagli Stati Uniti e di assumere un ruolo da protagonista nell’asse mondiale che non si riconosce, anzi che si considera alternativo a quello guidato da Washington.
  • Ma davvero la condotta dell’esecutivo Lula deve essere considerata in discontinuità con il passato?
  • Realmente il più rappresentativo dei leader della sinistra latinoamericana, tradizionalmente il più stimato in Europa, sta voltando le spalle ai suoi tradizionali alleati, in primis gli Stati Uniti?

Ha destato scalpore sui media e nell’opinione pubblica europea e italiana la linea assunta dal governo del brasiliano Lula, tornato per la terza volta al potere a inizio anno, in merito alla guerra in atto tra Russia e Ucraina. Il Brasile ha, infatti, condannato la violazione dell’integrità territoriale ucraina ma, al tempo stesso, accusato Stati Uniti ed Unione europea di gettare benzina sul fuoco fornendo armi a Kiev. Prefiggendosi di essere equidistante tra i due contendenti, Brasilia, tra

Per continuare a leggere questo articolo