- La nostra doveva essere l’età dell’accesso ma aree sempre più ampie del mondo diventano inaccessibili e pericolose.
- Nei paesi emergenti si fa strada l’appello a tornare al passato, a negare la storia e a rintanarsi nelle tradizioni più chiuse. Nativismo, localismo, isolazionismo esistono a ogni latitudine.
- Troppa libertà e mescolanza spaventano molti ed è qui che si innesta l’eversione jihadista che, pur con le sue diversità e divergenze teologiche, sembra puntare a impedire l’accesso a spazi sempre più grandi, iniziando con l’allontanare gli occidentali.
Insensibilmente sta cambiando la geografia mondiale. La nostra doveva essere l’età dell’accesso ma aree sempre più ampie del mondo diventano inaccessibili e pericolose. I siti dei ministeri degli Esteri occidentali (ad esempio viaggiaresicuri.it) sono pieni di allarmi e divieti che escludono ai viaggiatori un numero di paesi sempre più grande. Anni fa saggi, articoli e innumerevoli convegni sono stati fatti sulle caratteristiche di apertura della globalizzazione. L’idea era che tutti hanno



