Il presidente russo Vladimir Putin ha finalmente deciso di rivolgere all’Assemblea della Federazione russa il suo atteso discorso annuale che ha rimandato per quasi due mesi. «Passo dopo passo raggiungeremo tutti i nostri obiettivi, pazientemente e costantemente», ha esordito Putin di fronte a una sala gremita di parlamentari, giornalisti, alti funzionari e militari.

Il momento scelto per il discorso è solenne, a soli tre giorni dall’anniversario di quella che il Cremlino chiama “operazione militare speciale” in Ucraina. Ma in due ore di discorso, come molti analisti sospettavano, il presidente russo non ha comunicato significative novità.

Le ragioni del conflitto

«È l’occidente ad aver iniziato la guerra, noi stiamo usando la forza per fermarla», ha detto Putin, ripetendo uno dei punti della sua versione del conflitto sempre presente nei suoi discorsi. Putin accusa l’occidente di aver armato l’Ucraina anche prima dell’inizio dell’invasione e di aver portato al governo i nazisti, per utilizzarli contro la Russia.

Putin è poi passato a un altro dei temi quasi sempre presente nei suoi discorsi: i diritti delle persone gay: «La famiglia è un’unione tra uomo e donna, così dicono tutti i testi sacri delle religioni sulla Terra, ma l’occidente dubita di questi sacri testi...dobbiamo proteggere i nostri bambini da questa degenerazione e decadenza».

Nel discorso fa capolino anche una menzione dell’Italia. Putin ha ricordato gli aiuti inviati a Bergamo nei primi mesi dell’epidemia di Covid, per sottolineare quello che secondo lui è il ruolo positivo della Russia nello scenario internazionale.

Il discorso di Putin arriva il giorno dopo la visita a sorpresa del presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Kiev, in cui Biden ha confermato il supporto dell’alleanza all’Ucraina. Putin, che spera nella divisione del campo alleato per tornare ad avere la meglio in Ucraina, dovrà decidere come rispondere alla visita.

Un primo segnale è arrivato quando Putin si è riferito ai nuovi aiuti americani annunciati da Putin: «Più armi saranno inviate in Ucraina, più in là dovremo spostare i confini per essere al sicuro». Per il resto, Putin non ha parlato in modo specifico dei combattimenti, non ha rivendicato vittorie, né fornito un quadro complessivo delle sue aspettative sul conflitto. 

Putin ha poi aggiunto che la Russia intende «sospendere» la sua partecipazione al trattato anti proliferazione nucleare New Start, ma ha specificato che il paese non si «ritirerà dall’accordo». Il trattato è l’ultimo accordo nucleare in vigore tra le due potenze. Nel 2002, gli Stati Uniti si erano ritirati da un altro degli ultimi trattati, quello contro lo sviluppo di missili antimissile.

Keynesismo di guerra

Putin ha invece insistito molto sui traguardi economici raggiunti dalla Russia nell’ultimo anno. Le sanzioni non hanno intaccato il benessere dei russi e nuove opportunità si apriranno con l’apertura di nuovi corridoio commerciali con Cina, India e altri paesi asiatici. Putin ha annunciato investimenti a tutto campo, dall’educazione alle infrastrutture.

In particolare, si è soffermato sull’assistenza e i futuri benefit che saranno assegnati ai membri delle forze armate. Putin ha promesso una serie di misure specifiche, come il diritto a 14 giorni di licenza ogni sei mesi per ogni soldato e l’assegnazione ad ogni famiglia di militari di un’assistente sociale.

Putin sembra quindi proseguire su una strada già avviata negli scorsi mesi, quella di offrire condizioni economiche sempre migliori alle forze armate con l’obiettivo da un lato di attirare volontari, dall’altro di generare un meccanismo per coinvolgerla popolazione russa più direttamente nel conflitto.

Cosa manca?

Gli analisti non si attendevano grandi annunci da parte del presidente russo, a parte forse la proclamazione di una, prematura, vittoria a Bakhmut, la città nell’oblast di Donetsk dove si combatte dallo scorso luglio – che comunque per ora non è arrivata. Putin invece non ha nominato nessuna operazione sul campo né alcun successo delle sue forze armate.

Il resto del discorso è stato tutto abbastanza prevedibile: Putin ha in sostanza annunciato l’intenzione del Cremlino di proseguire la guerra fino a che sarà necessario e ha promesso sostegno alla popolazione e all’economia russa per consentire questa prosecuzione.

Dopo la visita di Biden a Kiev, molti sospettavano che le sue parole avrebbero potuto essere ancora più aggressive, ma per il momento il discorso di Putin appare abbastanza ordinario. Biden nel frattempo si trova in Polonia, dove a Varsavia sta incontrando gli alleati dell’Europa orientale. Più tardi dovrebbe tenere un discorso nel quale avrà modo di replicare alle parole di Putin.

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