La crisi riprende in zone dove lo stato non esiste più e sotto gli occhi interessati di attori esterni. Turchia, Usa, Iran e altri soggetti politici cercano di ampliare la propria influenza. Per non soccombere le minoranze devono scegliere alleati sempre diversi
I curdi sono di nuovo nell’occhio del ciclone in medio oriente, schiacciati tra arabi, turchi e iraniani. A Kirkuk, nel nord dell’Iraq, si gioca una partita importante per la tenuta della maggioranza di governo a Baghdad. In poche settimane si è giunti sull’orlo di una nuova guerra civile tra arabi e curdi. La crisi è iniziata quando il primo ministro iracheno Mohammed Shia al Sudani, ha deciso a fine agosto di far evacuare il comando operativo dell’esercito iracheno per restituire l’edificio



