Il Covid-19 sta mettendo alla prova anche Netflix dopo il boom di iscrizioni nell’anno della pandemia. Gli abbonamenti hanno iniziato a crescere sempre meno e, ieri, Netflix ha perso il 13 per cento di azioni in borsa, superando le aspettative negative in merito. 

A gennaio 2021, infatti, il colosso dello streaming aveva raggiunto quota 200 milioni di abbonati e le restrizioni che hanno costretto le persone a rimanere chiuse in casa avevano giocato nei mesi precedenti a favore della piattaforma. Oggi, però, la situazione è cambiata.

Da febbraio, il servizio ha aggiunto solo 3,98 milioni di abbonati , mancando la stima di Wall Street di 6,29 milioni e la sua stessa previsione di 6 milioni. Il trimestre in corso sarà ancora più impegnativo, con Netflix che prevede 1 milione di nuovi clienti, solo una frazione dei 4,44 milioni previsti dagli analisti.

Netflix aveva previsto il rallentamento della crescita in coincidenza con la fine dei lockdown, ma un cambio di marcia così importante era inatteso. «Crediamo che l'incremento degli abbonati paganti abbia frenato a causa dell'accelerazione che era avvenuta nel 2020 e di una minor offerta di contenuto nella prima parte di quest'anno, legata a ritardi nella produzione davanti al Covid-19», ha fatto sapere l'azienda californiana a quanto riportano i quotidiani economici.

Le nuove produzioni, previste per marzo, aprile e maggio scorsi, sono slittate proprio per l'emergenza sanitaria. Conseguenze emerse a distanza di un anno, che hanno portato anche i più fedeli a migrare verso nuove piattaforme, come Disney plus, Hbo, Appple tv o Amazon Prime, cessando i loro abbonamenti non avendo nuovi film o serie tv da guardare. 

Il primo trimestre del 2020 era stato il più forte nella storia dell'azienda, con 15,8 milioni di nuovi abbonati. Gli ultimi tre mesi, al contrario, hanno segnato il primo trimestre più lento dal 2013.

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