WEILAI – LA NEWSLETTER SULLA CINA

Evergrande sarà la Lehman Brothers cinese?

(AP Photo/Ng Han Guan)
(AP Photo/Ng Han Guan)
  • Benvenuti in wèilái (未来), ovvero, in mandarino, nel “futuro”: il futuro della Cina, un paese-continente che, come profetizzò Napoleone, si è svegliato e sta facendo tremare il mondo, mettendo in discussione vecchi equilibri e radicate certezze.

  • In questa newsletter settimanale (iscriviti qui, è gratis!), ogni giovedì, parliamo di economia, tecnologia, politica, ambiente e società in Cina.

  • Questa settimana ci occupiamo anzitutto del colosso immobiliare che con il suo debito monstre da 305 miliardi rischia di rallentare la ripresa cinese. Analizzeremo poi la richiesta di Pechino di aderire al Comprehensive and progressive agreement for trans-Pacific partnership. Infine andremo a Hong Kong, dove si è svolta un’elezione passata sotto silenzio, che però determinerà la cancellazione del dissenso dalle istituzioni dell’ex colonia britannica. Buona lettura! 

Gli oltre 305 miliardi di dollari di debito accumulati da Evergrande rappresentano il 2 per cento del prodotto interno lordo della Cina. Negli ultimi giorni le perdite in borsa delle azioni del colosso immobiliare fondato nel 1996 a Guangzhou da Xu Jiayin (di cui Chang Che ha tracciato un bel profilo) e l’attendismo di Pechino hanno fatto temere che un eventuale crollo di Evergrande possa innescare una crisi globale simile a quella scatenata nel 2008 dal crack della banca statunitense Lehman Br

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