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Grandi manifestazioni di piazza si sono susseguite nel tempo in tutto il mondo. Il fenomeno delle rivolte si è trasformato nel tempo, arrivando fino a oggi, dalle marce di Gandhi al discorso di Martin Luther King, dal Bloody Sunday dell’Irlanda del Nord alle primavere arabe, fino alle odierne in Cina e in Iran.
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Migliaia di persone continuano a scendere in strada invocando maggiori diritti, ma non sempre con i risultati sperati.
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L’articolo fa parte del nuovo numero di Scenari: “La piazza e il regime”, in edicola e in digitale da venerdì 16 dicembre.
Ieri si preparavano i forconi e le torce, oggi i megafoni, i cartelli e soprattutto lo smartphone. La sostanza, però, spesso non cambia. Nel corso dei secoli si sono susseguite in tutto il mondo grandi proteste di piazza, quelle in cui migliaia e migliaia di persone, in alcuni casi addirittura milioni, scendono per strada in nome di qualcosa. A volte l’obiettivo è manifestare contro un governo autoritario o un re, invocare la caduta di un’amministrazione oppressiva o di un dittatore. D’altro



