Il presidente ha fatto un’infornata di nomine di funzionari che rispondono a lui e sono fuori dalle orbite dei vari ministri di riferimento. Intanto con il viaggio in Corea del Nord e gli accordi militari rafforza la geometria della sicurezza eurasiatica e consolida il ruolo di Mosca
Dalla quinta rielezione a capo della Federazione russa del marzo scorso, Vladimir Putin ha prodotto diversi avvicendamenti e nuove nomine nell’amministrazione presidenziale e nella compagine del governo. Dal più eclatante caso dell’ex ministro della Difesa, Sergej Šojgu, spostato nella segreteria del Consiglio di Sicurezza, all’insediamento di un economista, Andrej Belousov, alla guida del dicastero militare, non vi è dubbio che il presidente russo abbia avviato una vera e propria circolazione d



