I soldati ucraini costretti a difendersi dalle bombe e dai jet russi che non temono più la difesa aerea di Kiev. Ora sperano che le nuove armi promesse dall’occidente arrivino prima di perdere l’ennesima città strategica
«Mangerei volentieri un kebab», dice il soldato sdraiato in barella. «Cosa ha detto?», domanda l’anestesista seduta accanto all’autista dell’ambulanza. «Che vuole un kebab», risponde la paramedica. Tutti scoppiano a ridere. C’è un clima stranamente rilassato nell’ambulanza che dal punto di stabilizzazione vicino al fronte sta correndo verso l’ospedale di Druzhkivka, sul fronte ucraino del Donbass. Ai due soldati a bordo è andata bene. Stanno lasciando la zona di combattimento con ferite tutto so



