Dopo le dichiarazioni dei Volenterosi sulle garanzie che le potenze occidentali intendono offrire all’Ucraina una volta deciso il cessate il fuoco
Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che qualsiasi truppa occidentale schierata in Ucraina sarebbe un obiettivo «legittimo» per l'esercito di Mosca, il giorno dopo che gli alleati occidentali di Kiev hanno dichiarato di essersi impegnati a garantire la presenza di truppe in caso di accordo di pace.
«Se i soldati dovessero comparire lì, soprattutto ora durante i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi» ha detto Putin a un forum economico nella città di Vladivostok, aggiungendo anche che il dispiegamento di una forza occidentale non favorirebbe una pace a lungo termine.
Per il presidente russo, «sarà praticamente impossibile raggiungere un accordo su questioni chiave con la parte Ucraina. Impossibile anche se ci fosse la volontà politica». Se però questa possibilità si concretizzasse, non ci sarebbero bisogno di truppe. «Se si raggiungessero decisioni che portassero alla pace, a una pace a lungo termine, allora semplicemente non vedo il motivo della loro presenza sul territorio ucraino. Perché se si raggiungessero accordi, nessuno dubiti che la Russia li rispetterebbe pienamente».
Ciononostante, il leader russo ha ribadito che dal suo punto di vista il problema non è che Kiev entri nell’Unione europea, ma nella Nato. Putin ha affermato che la sicurezza dell'Ucraina «non può essere garantita a spese della Russia» e un eventuale accesso di Kiev nell’Alleanza atlantica influirebbe direttamente sulla sicurezza russa.
Nel frattempo, dal Forum economico di Cernobbio, Volodymyr Zelensky ha replicato. Per il leader di Kiev importante che le garanzie di sicurezza promesse a Kiev dai Paesi della coalizione dei volenterosi scattino subito, «senza attendere la fine dei combattimenti». Zelensky ha poi detto che le garanzie sono anche di carattere economico, ringraziando i 26 Paesi che si sono detti disponibili ad appoggiare la sicurezza dell'Ucraina, parlando di «importante passo avanti». Dal suo punto di vista, però, Putin «non vuole concludere il conflitto».
I rapporti con gli Stati Uniti
Resta sul tavolo la possibilità di un incontro: Putin ha ribadito l’invito – già respinto dal diretto interessato – al presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Mosca, ma il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, in un’intervista ha spiegato che il presidente resta aperto anche a un trilaterale. «Putin non esclude alcuna possibilità, è aperto a tutti i tipi di incontri, ma dovrebbero essere ben organizzati per registrare un risultato». Per quanto riguarda invece il processo di normalizzazione delle relazioni bilaterali russo-americane «sta procedendo lentamente. Sarà un processo che richiederà molto tempo».
Donald Trump, dal canto suo, questa notte ha condiviso sul suo social Truth un fotomontaggio in cui Putin “guarda” un gruppo di aerei di guerra americani, quasi a ribadire che, oltre alla Repubblica popolare cinese anche gli Stati Uniti dispongono di un esercito rilevante.
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