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Scandalo corruzione Qatar all’europarlamento: cosa hanno detto Giorgi e Panzeri negli interrogatori

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Laurent Kennes, avvocato di Panzeri (Olivier Matthys per LaPresse)
  • «In generale, c’è uno scambio di punti di vista con i parlamentari ed è in tal modo che li invitiamo a riflettere su alcune posizioni», ha detto Panzeri al giudice istruttore belga che segue le indagini.
  • «Si trattava di un approccio geopolitico sviluppato completamente da Panzeri. La cooperazione è cominciata a inizio 2019. Abbiamo definito gli importi, che non ricordo esattamente, per i nostri rispettivi interventi. Erano in contanti», spiega invece Giorgi.
  • Attualmente la commissione Juri del parlamento europeo sta valutando – su mandato della presidente Roberta Metsola –  la possibilità di revocare l’immunità parlamentare a Tarabella e Cozzolino per permettere agli inquirenti di svolgere gli interrogatori e approfondire le indagini.

A un mese e una settimana di distanza dalla retata della polizia belga che ha arrestato la vice presidente del parlamento europeo, Eva Kaili, l’assistente parlamentare Francesco Giorgi e l’ex eurodeputato Antonio Panzeri (prima Partito democratico, poi Articolo 1), nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti del Qatar, emergono nuovi dettagli dalle carte degli interrogatori. I documenti sono stati inviati al parlamento europeo dove da giorni una commissione sta valutando se revocare l’immunità

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