- Nel febbraio 2022, la Commissione speciale sulle ingerenze straniere nei processi democratici dell’Ue evidenziava, tra le altre cose, la cooptazione di funzionari pubblici di alto livello e di ex politici europei da parte di governi stranieri, stigmatizzando la pratica delle “porte girevoli”.
- Lacune in termini di trasparenza dei processi decisionali dell’Ue si riscontrano poi nei triloghi, i negoziati informali a porte chiuse fra parlamento e Consiglio Ue, finalizzati a velocizzare il raggiungimento di un accordo per l’adozione di atti legislativi.
- In Italia, permangono margini di opacità circa i lavori delle Commissioni parlamentari in alcune sedi; manca una disciplina delle lobby; non ci sono regole circa i rapporti dei parlamentari con stati esteri.
Il tema delle interferenze esterne, anche di paesi stranieri, sui processi decisionali dell’Unione europea (Ue), emerso a seguito dello scandalo delle presunte tangenti pagate dal Qatar a esponenti del parlamento Ue, era già nota all’Unione stessa. Da tempo la trasparenza è il filo conduttore dell’azione europea, ma evidentemente c’è ancora molto da fare. E non solo nell’Ue, ma anche nell’ordinamento nazionale. La trasparenza sulle ingerenze straniere Come ha scritto su queste pagine Pier L



