- Von der Leyen, Macron e Draghi hanno di recente affermato che in Ue serve superare il voto all’unanimità.
- La recente Conferenza sul Futuro dell’Europa ha presentato proposte di modifiche dei trattati UE, tra le quali «la rimozione dell'unanimità sulla politica estera in seno al Consiglio».
- L’istituto della “cooperazione rafforzata” potrebbe unire gli Stati che vogliono «avanzare a diverse velocità e verso obiettivi differenti» rispetto ad altri. Tuttavia, in materia di politica estera e di difesa comune, tale cooperazione è comunque condizionata a una decisione all'unanimità del Consiglio.
Il 9 maggio scorso, Giornata dell’Europa, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che il voto all’unanimità in alcune aree chiave della politica europea «non ha più senso se vogliamo essere in grado di muoverci più velocemente». Sempre il 9 maggio, il presidente francese Emmanuel Macron, si è pronunciato a favore di decisioni a maggioranza qualificata, con una riforma dei trattati che consenta «una maggiore semplificazione». Il 3 maggio, pure il presiden



