Il candidato “pacifista” che vuole sfidare il presidente ha alle spalle una carriera politica non esaltante. Non è stato oggetto delle attenzioni riservate ad altri: come se al Cremlino la sua corsa facesse comodo
«Partecipo alle elezioni perché sono sicuro che oggi è un dovere verso il mio paese, verso i miei antenati e i miei discendenti. Negli ultimi cento anni abbiamo attraversato, due volte, tumulti e disintegrazione. E ancora una volta stiamo entrando nel solco dell’autoritarismo e della militarizzazione. Non mi perdonerò, se non provo a fermare tutto questo», scrive Boris Nadezhdin nel suo manifesto politico. Ma chi è il “nuovo” antagonista del presidente Vladimir Putin che sta raccogliendo le firm



