SCENARI – LA NAZIONE SONO IO

Ucraina, la guerra ortodossa e i suoi chierichetti

Oleg Varov, Russian Orthodox Church Press Service via AP
Oleg Varov, Russian Orthodox Church Press Service via AP
  • La guerra in Ucraina è rapidamente uscita dal perimetro dei conflitti regionali per assumere i connotati di una guerra di religione. Le chiese sembrano adeguarsi a logiche geopolitiche.
  • Dagli anni 2000 si è registrata la progressiva convergenza della chiesa russa con il potere politico sul tema dei valori tradizionali, che ha preso poi forma nell’ideologia transnazionale del “Mondo russo”. Una riedizione post-secolare dell’impero ortodosso degli zar. Tuttavia sarebbe sbagliato identificare chiesa e stato russi.

  • Le chiese possono ancora osare una parola evangelica sulla pace. Una parola che desacralizzi il mito della guerra giusta. È la parola che può venire dalla loro riconciliazione.

La guerra in Ucraina è rapidamente uscita dal perimetro dei conflitti regionali per assumere i connotati di una guerra di religione. Il presidente russo cita la Scrittura per motivare l’abnegazione per la patria in pericolo: «Nessuno ha un amore più grande che dare la vita per i propri amici» (Gv 15,13). Il presidente Biden in Polonia cita Giovanni Paolo II: «Non abbiate paura!». Ma le guerre di religione non finiscono se non con la distruzione del nemico, cioè del male. I valori assoluti non a

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