C’è grande attesa per il discorso del primo ministro israeliano Yair Lapid all’Assemblea generale delle Nazioni unite. Secondo quanto riportano i media locali, tra cui Haaretz, Lapid esprimerà la necessità di portare avanti la soluzione dei due stati per risolvere il conflitto israelo-palestinese.

«Sono molti anni che un primo ministro israeliano non si esprime così al plenum delle Nazioni unite», hanno detto fonti vicine al primo ministro. Tuttavia non tutti hanno accolto con soddisfazione la soluzione proposta da Lapid. Il ministro della Giustizia Gideon Sa’ar ha detto che la creazione di uno «stato del terrore in Giudea e Samaria (Cisgiordania ndr.) metterà in pericolo la sicurezza di Israele e che la maggior parte del popolo israeliano e i suoi rappresentanti non permetteranno che ciò accada».

Il partito Likud dell’ex premier Benjamin Netanyahu ha accusato Lapid di «consegnare territori della nostra patria ai nostri nemici».

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sostiene la posizione del primo ministro israeliano. «Continueremo a sostenere una pace duratura e negoziata tra lo stato ebraico e democratico di Israele e il popolo palestinese», ha detto Biden all’Assemblea delle Nazioni unite confermando la posizione avuta durante la sua visita in Israele di questa estate.

L’Iran

Nel suo discorso, Lapid illustrerà la posizione di Israele riguardo l’accordo sul nucleare iraniano una delle più grandi preoccupazioni del governo. Attualmente sono in corso le trattative per far rientrare Teheran nell’accordo stabilito durante l’amministrazione di Barack Obama, ma nel suo ultimo rapporto l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha detto che il programma iraniano è 19 volte superiori ai limiti e non riesce a garantirne gli scopi pacifici.

© Riproduzione riservata