Il sud globale rifiuta di schierarsi con gli Stati Uniti e scommette sul disallineamento strategico. Spetta all’Europa affrontare questa fase turbolenta stabilendo nuovi rapporti di fiducia
La vera lezione dei colpi di stato a ripetizione in Africa è che risultare troppo vicini all’occidente non porta bene alle classi dirigenti, sia che si tratti di democrazie come in Niger o di regimi familisti e autoritari come in Gabon. Il Global South ha mutato atteggiamento: chi riesce a stare in equilibrio tra i blocchi – invero frastagliati – può dirsi favorito, almeno nel medio periodo. Questa è la ragione per cui molti leader africani si precipitano a Mosca: non tanto per stringere chi



