- Al netto di ogni esito della guerra, nel prossimo futuro Mosca sarà costretta a occuparsi del suo estero vicino, per sedare l’Ucraina occupata, oppure per difendere un eventuale compromesso o ancora per estricarsi dalle sue sabbie mobili.
- Mentre il fronte Nato, platealmente sfilacciato, si è compattato contro l’Orso, unità destinata a durare brevemente ma comunque maggiore rispetto al recente passato.
- Resta la preoccupazione per l’inedita manovra di Berlino, capace di inserirsi nella crisi per giustificare il proprio riarmo.
Finora i più entusiasti della guerra in Ucraina sono gli apparati americani. Si sono ritratti appena Mosca ha iniziato le operazioni militari, hanno abbandonato la popolazione ucraina all’avanzata del nemico dopo aver implicitamente promesso a questa di associarla a sé. Hanno appaltato a baltici, polacchi, romeni l’avanzamento del contenimento ai danni della Russia, conducendolo ai limiti della Galizia, sebbene non fossero convinti della manovra. Eppure l’avventata invasione del territorio da p



