Mondo

Sulla strage a Mosca in occidente regna l’inverno emotivo

Nelle nostre latitudini, in effetti, la prima reazione non è stata la compartecipazione al dolore, ma la paura. Il nostro timore principale era che a macchiarsi dell’atrocità fosse stato il governo ucraino

Stavolta no: a differenza di altre stragi di matrice terrorista, non ci sentiamo parte della comunità degli offesi. Le centinaia di morti e feriti al Crocus City Hall non superano la soglia emotiva della nostra commozione. Non scatta in noi quella comoda coazione alla solidarietà che nelle passate tragedie, per quel poco che è durato, ci ha fatto dire che i morti era come fossero i nostri – anzi, che era come fossimo morti noi stessi. Ma questo non deve stupirci: siamo in guerra. E la guerra imp

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