Gli storici elettori dell’ex premier inglese, Boris Johnson, hanno per il momento salvato l’attuale primo ministro, Rishi Sunak. Sembra un paradosso, considerato lo scontro che sta lacerando il partito conservatore britannico dall’interno, ma alle elezioni suppletive di giovedì l’unico seggio tenuto dai Tories è stato quello di Uxbridge e South Ruislip, appartenuto fino a poche settimane fa all’ex premier.

Una vittoria che ha evitato la disfatta totale del partito di Sunak. Delle tre circoscrizioni andate alle urne, infatti, i conservatori hanno retto solamente lì, nella periferia londinese, mentre si sono visti sfilare le altre due: a Selby e Ainsty a vincere sono stati i laburisti, mentre a Somerton e Frome i liberal democratici.

Il salvataggio di Uxbridge

Quella di Uxbridge è stata una vittoria risicata, per soli 495 voti, ma pur sempre una vittoria. Tanto è bastato a Sunak per ostentare una certa fiducia in vista del voto previsto entro 18 mesi: «Westminster e il partito laburista si comportano come se le prossime elezioni fossero già scontate» ha detto Sunak, «ma la gente di Uxbridge gli ha appena dimostrato che non lo sono».

Anche Johnson ha accolto con particolare soddisfazione la vittoria a Uxbridge, essendo stato suo rappresentante in parlamento dal 2015. L’ex primo ministro non ha perso tempo e ha lanciato una stoccata diretta più all’attuale premier che agli avversari laburisti: «Dimostra come i conservatori possono vincere a Londra e in tutto il paese».

Gli errori sul fronte antagonista

In realtà, a pesare sull’esito elettorale del collegio potrebbe essere stato anche il nuovo piano del sindaco laburista di Londra Sadiq Khan. La cosiddetta Ulez (Ultra Low Emission Zone) prevede di aumentare le zone della città dove tassare le auto più inquinanti, in modo da non farle circolare e ridurre le emissioni.

I conservatori si sono opposti, specialmente con il candidato Steve Tuckwell, massimizzando il malcontento generale per un provvedimento che coprirà praticamente tutto il territorio di Londra fino alle periferie. Anche tra i laburisti c’è stato qualche malumore sul tempismo del piano di Khan, perché entrerà in vigore il 29 agosto e ha dato l’assist ai Tories in campagna elettorale.

La bilancia elettorale

Tuttavia, il partito di Sunak ha visto crollare ovunque i suoi consensi rispetto alle elezioni trionfanti del 2019. A Uxbridge e South Ruislip "solo” di 7,4 punti percentuali, mentre negli altri due collegi la caduta è stata quasi verticale: a Selby e Ainsty i Tories sono infatti passati dal 60,3 al 34,2 percento, mentre a Somerton e Frome, dal 55,8 al 26,2 percento.

I conservatori, al governo dal 2010, stanno pagando la complicata gestione della Brexit, le difficoltà per il servizio sanitario nazionale, l’inflazione e in generale la situazione economica non esaltante per il Regno Unito.

Gli avversari dietro l’angolo

A esultare sono intanto i laburisti e i libdem. Il partito laburista di Keir Starmer non è riuscito a soffiare Uxbridge ai Tories, nonostante una crescita dei voti rispetto al 2019 di 6 punti percentuali, ma si è imposto a Selby e Ainsty con un balzo in avanti del 21,4 per cento.

I laburisti hanno quindi eletto Keir Mather che a 25 anni diventerà il più giovane deputato nella Camera dei comuni. Starmer ha evidenziato l’incredibile risultato, segnale di quanto sia forte «la richiesta di cambiamento» nel Regno Unito. Un desiderio che solo i labour possono soddisfare, secondo il leader.

Ieri mattina, però, a uscire compiaciuti dall’esito delle urne sono stati anche i liberal democratici. A Somerton e Frome hanno trionfato con circa il 54 percento, più che doppiando i voti dei conservatori. La vittoria della candidata Sarah Dyke ha dato coraggio al leader Ed Davey che ha esultato così: «I liberaldemocratici sono fermamente tornati nell’ovest del paese».

Già l’anno scorso, i libdem avevano vinto alle suppletive nel collegio di Tiverton e Honiton, sempre nel sud ovest del Regno Unito. Il partito centrista guarda con particolare attenzione alle prossime elezioni: l’obiettivo è conquistare i voti dei molti conservatori delusi degli ultimi anni che non vogliono astenersi o votare Labour.

Per adesso Sunak può tirare un sospiro di sollievo, aggrappandosi alla vittoria di Uxbridge ha evitato il disastro totale. Ma le pressioni su di lui sono tante: i laburisti, i libdem e soprattutto i conservatori più insoddisfatti rimangono sulla riva del fiume. Devono solo aspettare.

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