- La Tunisia di Kais Saied si incammina verso una nuova forma autoritaria.
- I salafiti influenzano il testo costituzionale sul quale devono esprimersi i cittadini. Nei primi articoli del nuovo testo si torna a parlare di islam come religione dello Stato e base giuridica delle leggi.
- Italia e Francia non hanno voluto giocare alcun ruolo e ne pagheranno le conseguenze. Ora i nuovi padroni, sotto casa nostra, sono i paesi del Golfo.
In Tunisia il 25 luglio si vota per il referendum sulla Costituzione. Tutti gli osservatori si concentrano sulla “verticalità” presidenziale del potere, come viene ridisegnata nella nuova Carta. Certamente è un problema dopo anni di parlamentarismo in cui la sovranità del paese era transitata dalla presidenza all’assemblea nazionale. Era la reazione a troppi anni di semi-autoritarismo, soprattutto quello dell’epoca di Ben Ali, cacciato dalla Primavera dei Gelsomini, l’unica vera primavera ara



