«Per quasi tutta la notte, sono risuonati allarmi in tutta l'Ucraina, 477 droni, la maggior parte dei quali russo-iraniani, hanno sorvolato i nostri cieli insieme a 60 missili di vario tipo». Il presidente ucraino Zelensky ha denunciato con un post su X il massiccio attacco russo avvenuto durante la notte. Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent le sirene antiaeree sono risuonate anche nelle regioni più distanti dalla linea del fronte, con esplosioni segnalate Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, nella regione di Cherkasy e anche a Kiev. 

L’aeronautica ucraina ha parlato di «un attacco record», definendolo «combinato e su larga scala», lanciato anche con bombardieri strategici Tu-95MS e caccia MiG-31K. In totale, sono stati impiegati 537 tra droni e missili: 477 UAV (di cui 211 abbattuti), 4 missili ipersonici Kh-47M2 Kinzhal, 7 Iskander-M/KN-23, 41 Kh-101/Iskander-K, 5 Kalibr e 3 missili S-300. Tra gli obiettivi colpiti, anche la regione occidentale di Leopoli e un impianto produttivo a Zaporizhzhia. A Smila un edificio residenziale è stato centrato e un bambino è rimasto ferito.

Durante le operazioni di difesa, Kiev ha perso un altro caccia F-16. Il pilota, Maksym Ustimenko, è morto mentre cercava di respingere l’attacco. «Ha utilizzato tutte le armi a bordo e ha abbattuto sette bersagli aerei. Nell’abbattere l’ultimo, il suo aereo ha subito danni e ha iniziato a perdere quota», ha riferito l’Aeronautica ucraina su Telegram. Il presidente Zelensky ha espresso cordoglio ai familiari del pilota: «Ha fatto tutto il possibile per portare l’aereo lontano da un insediamento, ma non ha avuto il tempo di eiettarsi».

Zelensky ha poi ribadito che «Mosca non si fermerà finché sarà in grado di sferrare attacchi massicci». Secondo il presidente ucraino, solo nell’ultima settimana sono stati lanciati oltre 114 missili, più di 1.270 droni e quasi 1.100 bombe plananti KAB. Ha chiesto un rafforzamento della difesa aerea, con particolare riferimento ai sistemi americani: «Contiamo sulla leadership e sul sostegno degli Stati Uniti, dell’Europa e di tutti i nostri partner».

Sul fronte opposto, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha accusato l’Occidente di voler infliggere alla Russia «una sconfitta strategica» usando Kiev come «ariete». Durante un incontro con il collega kirghiso Jeenbek Kulubayev, Lavrov ha dichiarato: «Assistiamo a una situazione di stallo senza precedenti con l’Occidente collettivo, che ha deciso di nuovo di dichiarare guerra contro di noi, usando essenzialmente il regime nazista di Kiev. Ma non ci riusciranno, non ci sono mai riusciti e probabilmente stanno iniziando a capirlo». Il presidente ucraino, sempre sui social, ha poi ringraziato il papa per «le sue costanti preghiere e le sue condoglianze all'Ucraina e al nostro popolo. Insieme dobbiamo fermare questa arbitraria aggressione russa e proteggere vite innocenti. È necessaria una pace giusta». Leone XIV oggi ha incontrato i circa 4 mila fedeli ucraini venuti a Roma da diversi paesi del mondo per il pellegrinaggio giubilare della Chiesa Greco-cattolica ucraina. Stando a quanto riporta il Kyiv Independent, Zelensky ha firmato un decreto per avviare l'uscita dell'Ucraina dalla Convenzione di Ottawa del 1997, che vieta l'uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di mine antiuomo. 

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