- Tutto comincia con un misterioso messaggio del terzo uomo più potente dell’Ucraina, che accusa i russi di aver organizzato un’operazione per danneggiare il ponte di Crimea.
- È l’ultimo capitolo di una guerra strisciante che gli ucraini combattono per seminare disinformazione e caos nel regime di Putin. Dopo l’assassinio di Daria Dugina, gli Stati Uniti hanno lanciato un avvertimento: non esagerate.
- Ma ora, con l’annessione di quattro regioni decisa da Putin, il cambio di regime in Russia è un obiettivo ufficiale del governo ucraino, piaccia o meno ai loro alleati.
Mentre la Russia subisce la condanna unanime per i brutali attacchi contro le città, gli ucraini combattendo un altra guerra: segreta, ma non meno pericolosa di quella che avviene all’aperto sui campi di battaglia. Uno scontro fatto di spie e disinformazione, che, sembra voler dire Kiev con una serie di messaggi ambigui, se combattuto con i giusti mezzi e sufficienti risorse potrebbe portare alla caduta del regime di Putin. A chi parla Podolyak? Sabato scorso, mentre il ponte di Crimea era



