Il Ruanda si è modernizzato ed è diventato influente. Le sue truppe mantengono la pace in molti paesi africani. Solo resta aperta la ferita del Kivu
Kwibuka 30: ricordare 30 anni dopo in lingua kyniarwandese. È la commemorazione trent’anni dopo il genocidio dei tutsi in Ruanda alla quale hanno partecipato vari capi di stato e che coinvolge tutta la popolazione. I ricordi sono ancora intensi e dolorosi e tanti superstiti e carnefici sono ancora vivi. Il genocidio del 1994 resterà profondamente marcato nella storia del Ruanda e dell’Africa tutta, anche perché si svolse essenzialmente all’arma bianca: non ci fu bisogno di comprare armi prodotte



