Il conto alla rovescia per l’elezione del nuovo sindaco di New York ha iniziato a correre. I sondaggi incoronano senza se e senza ma Zohran Mamdani, astro nascente dei democratici che, però, non è particolarmente gradito all’establishment democratico.

Secondo i dati pubblicati da Fox News il 16 ottobre, il 34enne condurrebbe la volata con il 52 per cento delle preferenze, sopra di 24 punti rispetto a Andrew Cuomo e ben 38 se guardiamo al repubblicano Curtis Sliwa. Un vantaggio dovuto, sì, alla sua capacità di intercettare le preoccupazioni degli abitanti della Grande Mela (dalla sostenibilità economica alla crisi abitativa), ma anche alla sua condizione di superstar dei social media.

Il carismatico ugandese di origini indiane ha infatti nutrito Instagram e TikTok con clip virali fin dal primo esperimento. Per ritrovarlo bisogna fare uno scrolling di ben dodici mesi. Era infatti fine ottobre 2024 quando l’allora giovane outsider delle primarie dem di New York si faceva riprendere mentre, a ritmo di hip-hop, parlava del costo della vita camminando per le strade della città.

«Eric Adams (il sindaco uscente, ndr) ha aumentato gli affitti del 9 per cento. È il massimo da quando c’è un repubblicano al municipio», attacca Mamdani correndo la Maratona di New York in un altro contenuto. «Se vuoi candidarti a sindaco, devi andare in ogni singolo distretto della città, sempre. Oggi siamo la prima campagna a toccarne cinque in un giorno», aggiunge in un nuovo video schivando gli altri corridori. Quattro giorni prima delle primarie, ha percorso a piedi tutta Manhattan per mostrare ai cittadini un (aspirante) sindaco «che possono vedere, sentire e a cui possono persino urlare contro». Tutto questo a favore di social pronti a testimoniare ogni incontro, ogni stretta di mano con i residenti.

Nelle clip di Mamdani non manca nulla: cura del dettaglio, filtri cool, intelligenza politica e, soprattutto, il focus sul messaggio. Non guastano poi autoironia, verve e voglia di divertire che tanto lo distinguono da Andrew Cuomo.

Il suo principale avversario alle urne risulta, infatti, cupo e incapace di esistere fuori dalle classiche conferenze stampa dietro un podio. Impossibile anche solo immaginare l’ex governatore in un video come quello che il rivale ha postato a inizio agosto. Due milioni di visualizzazioni e 265 mila mi piace per un contenuto in cui Zohran Mamdani cavalca una gag virale su un sacchetto di patatine utilizzato per nascondere una presunta mazzetta durante la campagna elettorale di Eric Adams.

«Devo confessare. Ho qualcosa da nascondere», dice lui in quella che poi si scopre essere una call to action per una caccia al tesoro che ha coinvolto migliaia di persone e attirato l’attenzione della stampa.

La padronanza mediatica

Nel mirino del candidato sindaco non ci sono però solo i più giovani. Basta guardare al geniale ad intitolato Rose. Pensato per conquistare un pubblico più adulto, è stato trasmesso durante la première stagionale del reality The Golden Bachelor di ABC. «New York, accetterai questa rosa?», dice, riprendendo il linguaggio del dating show, Mamdani in una stanza illuminata dalle candele. Per poi promettere un sindaco che «lavora sodo come voi» e che «pensa a voi ogni secondo della giornata».

Poi è stata la volta di Survivor, il format da cui è nata “L’isola dei famosi”. Nello spot si vedono alcuni ex naufraghi del programma che nominano Andrew Cuomo per aver venduto la città ai «donatori miliardari». Quindi ecco Mamdani che assicura: «Costruiremo una città dove nessuno debba lottare per sopravvivere».

La padronanza mediatica del giovane democratico non si limita però ai contenuti scrupolosamente preparati per pubblicità e social. Lo testimonia la vittoria durante il primo dibattito televisivo con i due avversari andato in onda il 16 ottobre. Disinvolto davanti alla telecamera, Mamdani sa quando intervenire, usa un tono calmo e sicuro e non si perde in errori grossolani trionfando sia nella sostanza (trasporto pubblico di massa e housing) che nella forma. In attesa del secondo round previsto per mercoledì 22.

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