- Non si possono mettere insieme detenuti della stessa tipologia criminale, così hanno dovuto rifare i gruppi ha detto al Senato. La comunicazione alla direzione nazionale antimafia, ha aggiunto, è stata fatta dopo.
- Prima della “massima fermezza” propagandata dal governo, per De Cristofaro «quanto avvenuto è quantomeno una grave sottovalutazione dell’intera questione, se non un vero e proprio errore». Il ministro rigetta anche il parere della Direzione nazionale antimafia, che riteneva si potesse tornare indietro sul carcere duro per l’anarchico.
- Intanto sono state inviate delle lettere minatorie a diverse aziende e a un giornale firmate “Fai”, Federazione anarchica informale, su cui la procura indaga per terrorismo. Il mittente indicato è Anna Beniamino, l’ex compagna di Cospito in carcere. Per questo per i legali della donna è «un falso».
Il ministro della «massima fermezza» Carlo Nordio, fino a dicembre non si era preoccupato del fatto che l’anarchico che ha portato avanti lo sciopero della fame contro il 41-bis Alfredo Cospito, passasse i suoi momenti di socialità con tre boss mafiosi. Adesso spiega che è accaduto perché lo ha deciso la polizia penitenziaria e lui lo ha saputo solo dopo. Questa la risposta al Senato del titolare della Giustizia a una interrogazione di Peppe De Cristofaro, parlamentare di alleanza Verdi e Sin



