- Dal loro esito dipenderà se sarà una coalizione larga che va da Italia Viva al Movimento 5 Stelle o se invece perderà pezzi a destra o sinistra: non è una prova solo locale, ma una «sfida nazionale», come ha detto il segretario del Pd.
- I due candidati, Mattia Lepore del Pd e Isabella Conti di Iv, hanno visioni alternative: il primo vuole una grande alleanza dei progressisti e della sinistra riformista, la seconda guarda al centro e non vuole dare una coloritura politica o nazionale alla sua candidatura.
- Chiunque sarà il vincitore, non sarà facile tenere unita la coalizione che si incontrerà alle primarie. I sondaggi dicono che il vincitore di domenica sarà quasi certamente il prossimo sindaco, ma il centrodestra avrebbe una possibilità se dalle primarie la coalizione uscisse spaccata.
«Quelle di Bologna sono primarie vere e combattute», dice Luca Rizzo Nervo, oggi deputato del Pd e per sette anni assessore del comune di Bologna con il sindaco uscente Vittorio Merola. «In campo non ci sono rivalità personali o di corrente, ma visioni politiche alternative». Domenica i bolognesi saranno chiamati a votare nei gazebo e online per le primarie del centrosinistra più imprevedibili di questa tornata. L’esito del voto non deciderà soltanto il probabile prossimo sindaco di Bologna,



