Roberto Gualtieri ha vinto le primarie ed ora è il candidato sindaco di Roma della coalizione di centrosinistra. Secondo i primi dati, diffusi dal segretario Enrico Letta, Gualtieri avrebbe ottenuto circa il 62 per cento per cento dei voti, su circa 45mila votanti.

Deputato del Pd ed ex ministro dell’Economia nel secondo governo Conte, Gualtieri era il candidato ufficiale del partito. Ha battuto sei avversari in una competizione che molti giudicavano già vinta dall’inizio.

Il prossimo autunno, tra il 15 settembre e il 15 ottobre, Gualtieri affronterà alle comunali di Roma la sindaca uscente Virginia Raggi, del Movimento 5 Stelle, Enrico Michetti, sostenuto dal centrodestra, e l’indipendente Carlo Calenda.

Il professore

Gualtieri ha 54 anni ed è un professore di storia in aspettativa all’università La Sapienza, oltre che un suonatore semi professionista di bossa nova. Iscritto alla giovanile del Pci, poi ai Ds e infine al Pd, è stato a lungo un “intellettuale organico”, un pensatore con la tessera di partito, ma senza incarichi dirigenziali o elettivi. 

Dopo aver partecipato alla fondazione del Pd, nel 2009 è stato eletto al Parlamento europeo, dove è rimasto per dieci anni. Diventato nel 2014 presidente della Commissione per i problemi economici e monetari, che ha dal 2014, si è occupato soprattutto di banche e ha sviluppa un rapporto speciale con Mario Draghi, all’epoca presidente della Bce.

Nei rapporti con alleati e rivali ha la fama di essere negoziatore scrupoloso ed esigente. Il sito Politico.eu lo ha nominato terzo parlamentare più influente della legislatura 2014-2019.

Giovane Turco

Gualtieri fa parte dei Giovani Turchi, una corrente che ha fondato alla nascita del Pd insieme a Matteo Orfini, Stefano Fassina e Claudio Mancini. All’epoca il gruppo era alleato di Massimo D’Alema e si opponeva da sinistra al segretario Walter Veltroni.

Alle primarie di domenica, Gualtieri era sostenuto da tutto il partito, una candidatura sostenuta in modo compatto dopo la decisione del presidente del Lazio Nicola Zingaretti di restare in regione.

© Riproduzione riservata