Quindicesimo giorno di guerra in Ucraina. Mentre i civili continuano a fuggire dalle zone di combattimento, ci sono importanti colloqui di pace. Domani segue tutte le notizie della giornata con un liveblog costantemente aggiornato.

Cosa c’è da sapere

  • I ministri degli esteri di Ucraina e Russia si sono incontrati ad Antalya, in Turchia. Non ci sono stati progressi sul cessate il fuoco. 
  • Si è parlato di un possibile incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino, Volodymyr Zelensky.
  • Ieri oltre 35mila persone sono fuggite dalle zone di combattimento grazie ai corridoi umanitari. Anche oggi sono previste evacuazioni.
  • Ma nella città di Mariupol la situazione rimane disperata, come confermato anche da Kuleba. I tentativi di evacuazione sono falliti e un ospedale è stato colpito, causando vittime.
  • Lavrov ha detto che l’ospedale bombardato dai russi era una base del battaglione di estrema destra Azov.
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19.10 – Stellantis ha sospeso tutte le importazioni e le esportazioni dalla Russia


18.50 – «Stiamo per prendere decisioni storiche per la nostra Europa. Che deve cambiare. Ha cambiato sotto i colpi della pandemia, cambierà ancora di più sotto i colpi della guerra. Per questo dobbiamo essere lucidi ed ambiziosi», ha detto il presidente francese Emmanuel Macron a Versailles in occasione del vertice del Consiglio europeo.


18.23 – Il presidente Macron è intervenuto davanti alla stampa a Versailles dove si tiene una riunione informale del Consiglio europeo che riunisce i capi di stato e di governo dell’Unione europea.

«Siamo tutti sconvolti dalle immagini, in pieno centro città è stata bombardata una maternità. Donne e bambini sono stati di nuovo vittime, armi profondamente letali sono state usate senza discernimento. La Francia condanna con la massima fermezza questo atto di guerra indegno e illegale», ha detto il presidente francese che si è detto pessimista su una risoluzione pacifica della guerra in Ucraina nel breve periodo. «Dobbiamo ottenere il cessato il fuoco e la fine della guerra, per proteggere gli ucraini e l'Europa», ha aggiunto.


18.05 – Il vicesindaco di Mariupol ha detto alla Bbc che dall’inizio dell’invasione russa sono stati raccolti i corpi di oltre 1200 persone nella città, 47 di questi sono stati sepolti in una fosse comune.


18.01 – Per ostacolare la censura delle autorità russe il social network Twitter ha lanciato una versione che tutela di più la privacy degli utenti.


La Russia lascia il consiglio d’Europa

La Russia è uscita dal Consiglio d’Europa, l’istituzione nata nel 1950 che comprende 47 paesi del continente europeo. Lo ha affermato in una nota il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che sottolinea come i paesi occidentali stiano minando il lavoro di questa organizzazione. «Ostili alla Russia, l'Ue e i paesi della Nato abusano della loro maggioranza assoluta nel Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, continuano la linea di distruzione del Consiglio d’Europa e dello spazio giuridico e umanitario comune in Europa», si legge nel testo.

La Russia definisce l’azione dell’occidente «l’imposizione di un ordine basato sulle regole» e dichiara che «non prenderà parte al tentativo di Nato e Ue di trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo dove vengono esaltati i mantra della supremazia e del narcisismo dell’Occidente».

Il vicepresidente del Consiglio della Federazione russa ha fatto sapere però che l’uscita dal Consiglio d’Europa non porta alla reintroduzione della pena di morte nel paese, condizione essenziale per poter essere parte dell’organizzazione.

«Naturalmente, un ritiro dal Consiglio d'Europa implica anche un ritiro da tutti i meccanismi», ha detto Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. E ciò significa l’uscita dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (Cedu) e dal suo meccanismo di controllo: la Corte europea dei diritti dell’uomo, che costituiva una garanzia fondamentale per i cittadini russi.

Il rapporto tra l’organizzazione europea multilaterale e la Russia era incrinato già dal 2014, quando il Consiglio d’Europa aveva sospeso, a seguito dell’invasione della Crimea, il diritto di rappresentanza del paese nell’Assemblea parlamentare e, in risposta, la Russia aveva smesso di versare il suo contributo. Lo scorso 25 febbraio, dopo l’invasione dell’Ucraina, il Comitato dei ministri ha nuovamente sospeso i diritti di rappresentanza dei rappresentanti russi nell’Assemblea parlamentare e nel Comitato dei ministri.


14.00 – I giornalisti di Meduza e Novaya Gazeta, due degli ultimi giornali indipendenti russi, hanno raccontato cosa significa lavorare con le nuove leggi approvate in Russia per limitare la libertà di stampa.


13.30 – Secondo il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, circa metà degli abitanti della capitale sono stati evacuati. Circa due milioni di persone si trovano ancora in città.


13.00 – Nei primi secondi di questo filmato girato dall’Associated Press si sente una forte eplosione, probabilmente quella della bomba che ieri ha colpito l’ospedale di Mariupol. La detonazione è fortissima e l’onda d’urto manda in frantumi i vetri degli edifici circostanti.
 

11.56 – «Non voglio credere che possa iniziare una guerra nucleare», ha detto il ministro degli Esteri Lavrov.


11.30 – Lavrov ha detto che con il suo omologo ucraino ha parlato di un possibile incontro tra Putin e Zelensky. «Putin non rifiuta un incontro tra presidenti ma bisogna fare prima tutto un lavoro preparatorio. L’Ucraina ci ha detto che ci darà risposte
concrete, noi attendiamo», ha detto Lavrov.


11.16 – Il ministro degli Esteri russo ha giustificato l’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol dicendo che era la base del battaglione neonazista ucraino Azov. Inoltre, Sergej Lavrov ha detto che per la Russia i negoziati principali sono quelli che si stanno tenendo in Bielorussia.


11.12 – Sergej Lavrov: «Abbiamo posto l’attenzione su come l’Ucraina si è trasformata in anti Russia». La Russia vuole un’Ucraina neutrale e «Zelensky lo sta capendo», ha detto il ministro russo.


11.10 – Dmytro Kuleba: «Abbiamo affrontato la questione del cessate il fuoco di 24 ore per risolvere la maggior parte delle questioni urgenti dal punto di vista umanitario. Non abbiamo fatto progressi su questo purtroppo, sembra che ci siano altre persone che decidono su questo in Russia», ha detto il ministro degli Esteri ucraino nella conferenza stampa dopo aver incontrato il ministro russo.


11.05 –  Sergej Lavrov: «Noi non abbiamo attaccato l’Ucraina, il governo di Kiev aveva minacciato la Russia».


10.59 – «Sono disponibile a un nuovo colloquio con Sergej Lavrov», ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. 


10.50 – Incontro Ucraina-Russia terminato, tra poco inizierà la conferenza stampa.


10.35 – Il Chelsea riceverà un’esenzione che consentirà alla squadra di giocare nonostante le sanzioni al suo proprietario. La squadra, in ogni caso, non potrà essere venduta nel periodo in cui saranno in vigore le sanzioni.


10.20 – Il Regno Unito approva una lista di nuove sanzioni individuali. Colpiti sette oligarchi tra cui Roman Abramovich, proprietario del Chelsea. La squadra di calcio, come le sue altre proprietà, sono state congelate.


10.10 – In una decisione con pochi precedenti, il governo russo ha fatto sapere che chiederà informazioni all’esercito sull’attacco all’ospedale di Mariupol avvenuto ieri, in cui, secondo le autorità locali, sono morte tre persone e altre 17 sono rimaste ferite.


10.00 – Nel frattempo, i corridoi umanitari in Ucraina restano aperti. Ma non arrivano buone notizie da Mariupol, la città assediata diventata l’epicentro della crisi umanitaria. Qui sotto alcune foto satellitari che mostrano la devastazione subita dalla città.


9.45 – La situazione dei negoziati si è sbloccata negli ultimi giorni, dopo che la Russia ha dato segnali di voler ridurre gli obiettivi che si era data all’inizio del conflitto. Due settimane fa, infatti, il presidente russo aveva detto che l’invasione dell’Ucraina aveva l’obiettivo di rimuovere il governo e “de-nazificare” il paese.

All’inizio del negoziato le richieste russe sono: impegno dell’Ucraina a non entrare nella Nato, riconoscimento dell’annessione della Crimea alla Russia e dell’indipendenza del Donbass.

Dal canto loro, gli ucraini hanno fatto sapere di essere disposti a considerare la neutralità, ma il presidente Volodymyr Zelensky ha detto ieri che il suo paese non intende «rinunciare a un centimetro» della sua sovranità territoriale.


9.30 – La portavoce del ministro degli Esteri russo ha diffuso le prime immagini dell’incontro in corso tra i rappresentati di Ucraina e Russia.
 


9.00 – Circa un’ora fa il ministero degli Esteri ucraino Dymitro Kuleba è arrivato ad Antalya, in Turchia dove in questi minuti dovrebbe incontrarsi con il suo omologo russo Sergei Lavrov. Si tratta dell’incontro di più alto livello tra le due parti dall’inizio del conflitto. Secondo molti, potrebbe avvicinarci ad un cessate il fuoco, almeno temporaneo.

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