Tutto sulle spalle di Zuckerberg

Per Meta l’addio di Sheryl Sandberg arriva nel momento peggiore

20 January 2019, Bavaria, M'nchen: Sheryl Sandberg, Managing Director of Facebook, speaks on stage at the Digital Life Design (DLD) innovation conference. During her appearance she assured that the online network had changed after the recent data scandal and the crisis over political propaganda from Russia. Photo by: Lino Mirgeler/picture-alliance/dpa/AP Images
20 January 2019, Bavaria, M'nchen: Sheryl Sandberg, Managing Director of Facebook, speaks on stage at the Digital Life Design (DLD) innovation conference. During her appearance she assured that the online network had changed after the recent data scandal and the crisis over political propaganda from Russia. Photo by: Lino Mirgeler/picture-alliance/dpa/AP Images
  • Una delle poche donne ai vertici della Silicon Valley, Sheryl Sandberg si è occupata di implementare il modello di business di Facebook e anche di esserne il volto pubblico per la politica e la stampa
  • In seguito agli innumerevoli scandali, la sua stella si era affievolita e il rapporto con Zuckerberg raffreddato, restando comunque un elemento imprescindibile
  • Mentre il valore delle azioni crolla, la concorrenza di TikTok si fa sempre più dura e la prospettiva del metaverso rimane ancora molto lontana, Meta perde uno dei suoi punti di riferimento nel momento sbagliato

È entrata in Facebook nel 2008 con l’obiettivo di aiutare una società in fasce, e dalla strategia ancora poco chiara, a crescere e a individuare un modello di business vincente. Da questo punto di vista, la missione della 52enne Sheryl Sandberg, che ha da poco annunciato l’addio a Facebook (oggi Meta), è sicuramente compiuta: al suo arrivo, il social network fondato nel 2004 generava ricavi inferiori a 200 milioni di dollari l’anno; nel 2021 questa cifra ha raggiunto quota 117 miliardi di fattu

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