- A Glasgow il Brasile ha aderito finalmente all’impegno per ridurre le emissioni di gas metano. La gran parte è causato dai processi digestivi di ben 220 milioni di capi di bestiame
- Il primo paese al mondo per produzione di carne deve ripensare il suo modello di business: oltre ai gas gli effetti degli allevamenti selvaggi sono la deforestazione continua e la pratica degli incendi
- Esistono tecniche molto avanzate sull’alimentazione degli animali, attraverso integratori. Poi va ridotto lo spazio dei pascoli a favore di progetti integrati con l’agricoltura e la foresta nativa
È più facile smettere di usare l’automobile o modificare i processi digestivi di una mucca? Tra gli impegni presi alla Cop26 ha destato un certo apprezzamento, misto a curiosità, l’adesione del Brasile ai tagli delle emissioni di metano. Perché è una sfida unica, e implica la collaborazione di una specie animale diversa dall’homo sapiens, sempre che quest’ultimo sia disposto a guidare il processo. Secondo studi consolidati, difatti, nel paese sudamericano gli allevamenti sono responsabili del



