- Il cambiamento climatico e la crisi pandemica ci mettono drammaticamente di fronte a fenomeni troppo grandi, complessi e diffusi per essere colti dal singolo individuo: il filosofo Timothy Morton li definisce iperoggetti.
- Essere esposti agli iperoggetti, come siamo quotidianamente, genera ansia, stress ma anche la necessità di nuovi linguaggi e nuovi modi di raccontare. Nuovi modi che esplorano in Medusa, un libro che nasce da una fortunata newsletter, Matteo De Giuli e Nicolò Porcelluzzi.
- È l’alba di un’Ecologia oscura in cui letteratura, filosofia e antropologia provano a fare i conti con un pensiero della natura lontano da quello che ci ha portati sull’orlo del baratro.
«Ma noi cosa possiamo fare?». Qualche mese fa ero in una scuola superiore a presentare il mio libro: in breve tempo la discussione, spinta dalle domande dei ragazzi, si spostò sui temi del cambiamento climatico. A un certo punto una studentessa mi chiese: «Ma noi cosa possiamo fare?». L’intensità delle sue parole lasciava emergere un doloroso garbuglio di frustrazione, rabbia, paura: fu come se mi avesse sbattuto in faccia qualcosa che magari sapevo, o potevo immaginare, a livello intellettu



