La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, è intervenuta in audizione di fronte alla Commissione Affari economici del parlamento europeo. Lagarde ha affrontato il tema del momento, l’aumento dell’inflazione, e illustrato in dettaglio l’attuale quadro economico europeo: «L’attività dell’area dell’euro è frenata dagli elevati costi energetici, dall’intensificarsi delle interruzioni dell'approvvigionamento e dalla maggiore incertezza, che colpiscono in particolare il settore manifatturiero».

«Il panorama economico e geopolitico di fronte all’Europa è cambiato radicalmente in seguito all’aggressione ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina», ha detto Lagarde. Ciò ha portato a nuove condizioni di politica monetaria e a nuove misure per una sua normalizzazione. Ma affinché le politiche monetarie siano efficaci bisogna che queste «siano effettivamente orientate a tutti i paesi dell’area dell’euro».

Sull’inflazione

«Le proiezioni di base sull’inflazione da parte del personale dell’Eurosistema sono state riviste in modo significativo al rialzo. Queste proiezioni indicano che l’inflazione rimarrà indesideratamente elevata per qualche tempo. Prevedono un’inflazione annua al 6,8 per cento nel 2022 prima che scenda al 3,5 per cento nel 2023 e al 2,1 per cento nel 2024. Ciò significa che l’inflazione nominale alla fine dell’orizzonte di proiezione dovrebbe essere leggermente al di sopra del nostro obiettivo», ha detto Lagarde. Per questo, ha argomentato, per rispettare l’obiettivo della stabilità dei prezzi «bisogna agire per tempo».

La presidente del board Bce ha ribadito che la Banca centrale intende aumentare i tassi di interesse chiave di 25 punti base «durante la nostra riunione di politica monetaria di luglio». Nel caso in cui l’inflazione rimanga così alta o peggiori sono previsti ulteriori aumenti sono anche per settembre.

I salari e l’intervento dei governi

Per Lagarde la crisi generata dalla pandemia sta ancora avendo un effetto negativo, ma «la politica fiscale sta aiutando ad attutire l’impatto della guerra e i governi sono intervenuti per rallentare l’inflazione energetica. Oltre a politiche fiscali mirate, anche l’attuazione del programma Next Generation Eu, il pacchetto “Fit for 55” e il piano REPowerEU dovrebbero aiutare l’economia della zona euro». Al parlamento ha chiesto di continuare sul suo percorso per una crescita che sia sostenibile e anche resista agli shock. Per quanto riguarda la crescita salariale, la Bce prevede un leggero aumento nel 2022 per rimanere poi «al di sopra dei livelli medi per l’orizzonte di proiezione». 

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