L’aumento del costo del metano a livello internazionale ha portato il prezzo delle tariffe di luce e gas a lievitare rispettivamente del 55 per cento e del 42 per cento, nonostante i fondi per limitare gli effetti del rincaro messi in campo dalla legge di bilancio.

Di fronte a queste cifre, il governo ha messo in campo ulteriori misure speciali: l’aumento dei fondi per il bonus sociale a favore delle famiglie con Isee particolarmente basso e la possibilità per tutti i clienti domestici di rateizzare una delle bollette emesse tra gennaio e aprile.

Chi può avere la rateizzazione

La delibera pubblicata dall’Autorità per l’energia (Arera) ha fissato le modalità di rateizzazione. Il periodo di emissione delle fatture è quello compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 30 aprile 2022 che tutti i venditori – sia dei servizi di tutela sia del mercato libero – sono tenuti a offrire a tutti i clienti domestici di energia elettrica e gas naturale che risultino inadempienti al pagamento delle fatture emesse in questo periodo. Arera specifica che la possibilità di rateizzare le fatture non pagate è possibile anche per chi usufruisce di bonus sociale.

Come funziona la procedura

I venditori – quali possono essere Eni Gas e Luce, Enel Energia, Acea e così via - prima di eseguire le procedure di sospensione della fornitura di energia elettrica e gas naturale, devono offrire al cliente finale inadempiente, che non ha pagato o che risulta prossimo a non farlo a seconda delle modalità che ha ciascuna società, una comunicazione di sollecito di pagamento o una comunicazione di costituzione in mora. All’interno di questa deve essere obbligatoriamente offerto un piano di rateizzazione, senza applicazione di interessi, che preveda:

  1. Una periodicità di rateizzazione pari a quella di fatturazione ordinariamente applicata con un numero di rate complessivamente pari al numero di fatture emesse di norma in 10 mesi. Le bollette sono spesso bimestrali, quindi si tratterebbe di cinque rate.
  2. Ciascuna rata deve essere di valore non inferiore a 50 euro, o qualora venditore e utente raggiungessero un diverso accordo, mai meno di due e mai oltre i dieci mesi.
  3. La prima rata deve essere di valore pari al 50 per cento dell’importo oggetto del piano di rateizzazione, mentre quelle successive, una volta pattuita la cifra, devono essere di ammontare costante.

Un esempio pratico

Se ad esempio a gennaio un utente riceve una bolletta bimestrale di energia elettrica da 120 euro circa e non riesce a pagarla, dopo il mancato pagamento e l’accettazione della proposta di rateizzazione, dovrà pagare una prima rata bimestrale da 60 euro inseme alla bolletta di marzo.

Le altre saranno modulate di conseguenza, in questo caso ce ne sarà un’altra di 60 euro per non scendere al di sotto della soglia prevista da Arera per il versamento successivo. Il primo pagamento e le rate andranno ad aggiungersi al costo delle nuove bollette.

Il venditore può, se lo ritiene, negoziare un diverso accordo per quanto riguarda le rete successive alla prima, per meglio rispondere alle esigenze del cliente, ma sempre nei limiti di quanto previsto dalla legge di Bilancio 2022 e dunque mantenere il pagamento nell’ambito di dieci mesi.

Bonus sociale

L’aumento delle bollette non dovrebbe avere alcun impatto sui consumatori svantaggiati. Per le famiglie a basso reddito da luglio è definitivamente attivo l’automatismo che consente a chi ne ha diritto (nuclei con Isee non superiore a 8.265 euro, 20.000 se con più di 3 figli) di trovare il bonus sociale direttamente accreditato in bolletta, semplicemente effettuando la richiesta dell’Isee.

Resta invece necessaria la compilazione della domanda per le riduzioni da disagio fisico (utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita).

Attualmente sono 2,5 milioni di nuclei familiari aventi diritto - in base all’Isee – ai bonus sociali per l’elettricità e per 1,4 milioni che fruiscono del bonus gas. Gli incrementi tariffari, spiega l’Autorità, sono stati sostanzialmente compensati.

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