- La questione meridionale, il più grande nodo irrisolto del nostro paese, non è solo un problema di disuguaglianze fra Nord e Sud. Ma è anche un problema di disuguaglianze dentro il Mezzogiorno, sin dalle origini.
- Le classi dirigenti «estrattive» meridionali, trasformatesi nel tempo (dai possidenti terrieri ai mediatori politici), sono storicamente le principali responsabili dell’arretratezza del Mezzogiorno.
- Il miracolo economico è stato anche l’unico periodo di convergenza del Sud Italia. Negli ultimi decenni, l’arenarsi e la deriva del Mezzogiorno si accompagnano al declino del paese.
La questione meridionale è il più grande nodo irrisolto del nostro paese, ormai da centosessant’anni. È un problema di disuguaglianze fra nord e sud, certo. Ma spesso si tende a sottovalutare che è anche un problema di disuguaglianze dentro il Mezzogiorno, fra i cittadini meridionali. Sin dalle origini, quando non a caso si chiamava «questione sociale». Nel 1861, secondo le stime, il sud era solo un po’ più povero del centro-nord (non ancora industrializzato). Fatta 100 la media italiana, ne



