Il destino dell’acciaieria

Zero investimenti e strategie: «Così il governo spegne l’Ilva»

Quasi fermo l’impianto di Taranto. Nuova cassa integrazione per metà dei 10mila dipendenti. La Cisl: «Nel piano industriale dei commissari nessuna proposta concreta per il rilancio» 

L’uscita di scena di ArcelorMittal non ha risollevato le sorti dell’ex Ilva. Dopo il commissariamento, ormai cinque mesi fa, il futuro di Acciaierie d’Italia è più incerto che mai. Le novità degli ultimi giorni, con la cassa integrazione per oltre cinquemila dipendenti e la sentenza della Corte Ue sui danni ambientali provocati dall’acciaieria, rischiano di complicare ulteriormente la situazione. Il governo, tramite la terna di commissari a cui è affidata la gestione degli impianti, è impegnato

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