- Dopo il fallimento di SVB e il crollo di Credit Suisse nell’Eurozona si percepisce un malcelato compiacimento che da noi la regolamentazione é migliore, il sistema bancario più solido. Ma non è proprio cosí.
- Poco prima del crollo, il Credit Suisse aveva una patrimonializzazione quasi identica a Ubs (che l’ha assorbita) e a quella media delle otto maggiori banche dell’area euro. Per la regolamentazione dunque avrebbe dovuto essere tra le banche piú solide eppure é crollata.
- C'é oggi una netta divergenza tra mercato e Bce: il mercato pensa che la contrazione del credito e le crisi bancarie siano una conseguenza inevitabile del rapido aumento dei tassi di cui non si è tenuto debitamente conto. Il rischio di recessione è quindi reale.
Dopo il fallimento di SVB e il crollo di Credit Suisse nell’Eurozona si percepisce un malcelato compiacimento: da noi la regolamentazione e migliore, il sistema bancario più solido, c’è meno finanza arrembante e più economia reale; e così la Bce, al contrario della Fed, può combattere l’inflazione senza dover preoccuparsi delle crisi finanziarie. Ma è proprio vero? I due pilastri della regolamentazione sono il Cet1 ratio, il rapporto tra il capitale versato più gli utili accumulati e le atti



