Non bastano buone leggi a costruire un mercato finanziario efficiente, come mostrano i recenti casi di cronaca. La Borsa di Milano resta marginale in Europa. Mentre le interferenze dello stato ne pregiudicano lo sviluppo
Il 1 luglio 1998, entrava in vigore in Testo unico della finanza (Tuf), risultato dei lavori della Commissione Draghi, allora direttore generale del Tesoro. Si era alla vigilia dell’avvio della moneta unica e si voleva dotare l’Italia di un assetto normativo moderno che promuovesse lo sviluppo di un efficiente mercato dei capitali. Il Testo unico metteva ordine nella miriade di norme frutto della nostra schizofrenia legislativa; e i lavori della Commissione, trasparenti e aperti ai contributi da



