- Il ponte di Messina è il progetto che Salvini ha dichiarato di voler realizzare prima ancora di diventare ministro delle Infrastrutture: difficilmente sarà realizzabile, ma di sicuro si potranno spendere di nuovo molti soldi pubblici per studi e progetti.
- Negli appalti e nelle gare per i trasporti pubblici ogni ipotesi che si possa godere dei vantaggi di una vera concorrenza sarà messa in serie difficoltà.
- Un sano corporativismo potrà anche evitare di innovare la gestione del gigante pubblico ferroviario, che costa più di 10 miliardi all’anno in sussidi agli ignari contribuenti, ma è un grande serbatoio di voti.
Il neoministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha recentemente dichiarato il ponte sullo stretto di Messina una sua personale priorità assoluta. Dopo le “grandi opere” berlusconiane, il consenso elettorale e non la razionalità tecnica o economica guidano per tutti i partiti le scelte infrastrutturali. Quindi, ponte whatever it takes. Significa intanto fare un nuovo, costosissimo progetto, che pesa intorno al 4 per cento del totale dei costi, cioè non meno di 8 miliardi, quindi siamo sopra



