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E adesso? Cosa significherà mai «calcio all’italiana»? Finché il Bayern Monaco chiamava Giovanni Trapattoni, era chiaro cosa cercasse. Spalle coperte e concretezza, l’artigianato difensivo della scuola tecnica italiana, i frutti della radice Nereo Rocco. Fino ancora a una quindicina d’anni fa, le telefonate in arrivo dall’estero avevano tutte la stessa richiesta: venite a insegnarci come si vince pensando prima a non subire gol. È stata la trama di Claudio Ranieri al Leicester e di Antonio Conte

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