Undici persone, tra militanti del centro sociale Askatasuna e altri collettivi, sono state sottoposte a misure cautelari, giovedì 12 maggio, dalla Digos di Torino per l’assalto alla sede torinese di Confindustria del 18 febbraio scorso, avvenuto durante una manifestazione studentesca contro l’alternanza scuola-lavoro. 

  • Per tre di loro è stato disposto il carcere, quattro sono stati destinati ai domiciliari e altri quattro dovranno adempiere all’obbligo firma. Gli undici sono accusati di lesioni aggravate, resistenza e violenza. Secondo gli investigatori della Digos di Torino, guidata dal dirigente Carlo Ambra, avevano tentato con bastoni, petardi e lancio di oggetti di fare irruzione nella sede dell'Unione industriali, in via Vela.
  • L’assalto si ebbe durante un corteo contro l’alternanza scuola-lavoro, a pochi giorni dopo la morte di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, due ragazzi di 18 e 16 anni morti rispettivamente il 21 gennaio e il 14 febbraio scorsi, mentre svolgevano lo stage previsto dall’alternanza. 
  • Durante la manifestazione studentesca del 18 febbraio, una ventina di manifestanti ha attaccato un contingente delle forze dell'ordine che si trovava all'ingresso della sede di Confindustria. Nella ricostruzione della Digos, dopo aver lanciato uova di vernice contro il palazzo, i manifestanti avevano forzato la porta d'ingresso per entrare negli uffici, ma le forze dell'ordine erano riuscite a bloccare il tentativo. Nell'assalto rimasero feriti sei carabinieri e un funzionario della polizia.

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