Le notizie di oggi, 22 gennaio: la procura di Udine ha aperto un’indagine per omicidio colposo per la morte del giovane Lorenzo Parelli in alternanza scuola-lavoro. Arriva l’ok dei lavoratori e delle lavoratrici al piano di riconversione dell’ex Gkn di Firenze, e le regioni chiedono di rivedere il sistema a colori. Sbarcano i naufraghi dalla Mare Jonio di Mediterranea. Stati Uniti e Qatar studiano una fornitura di gas all’Europa in caso di invasione russa in Ucraina.

Ragazzo morto in stage, si indaga per omicidio colposo

La procura di Udine ha aperto un’indagine con l'ipotesi di omicidio colposo a carico del titolare dell’azienda dove è morto il giovane 18enne Lorenzo Parelli, morto ieri sul lavoro nello stabilimento della Burimec di Lauzacco, in provincia di Udine. 

In una nota la procura sottolinea la «necessità di svolgere attività di accertamento irripetibile» per ricostruire la dinamica «dell’infortunio mortale». Le indagini stanno cercando di individuare eventuali ulteriori profili di responsabilità anche a carico di altre figure aziendali. Nei prossimi giorni con ogni probabilità verrà disposta l'autopsia. 

Al momento si sa che il ragazzo era al suo ultimo giorno di stage in un progetto di alternanza scuola-lavoro, e svolgeva lavori di carpenteria metallica nell’azienda meccanica, quando una putrella di acciaio gli è caduta addosso, uccidendolo. 

Oggi si registrano altri due morti sul lavoro. La prima vittima, a Busano, in provincia di Torino, dove un operaio di 58 anni è morto dopo essere caduto dentro la sabbiatrice, in un capannone della Silca, azienda che opera da anni nel settore dello stampaggio a caldo. A Pomezia, in provincia di Roma, un operaio di 65 anni è morto sul colpo dopo essere precipitato dal tetto di un capannone.

Germania, la Cdu sceglie Merz come nuovo leader

Christian Democratic Party (CDU) designated Chairman Friedrich Merz reacts during a virtual party congress at the party headquarters, in Berlin, Germany, Saturday, January 22, 2022. (Hannibal Hanschke/Pool via AP)

Friedrich Merz è stato eletto alla presidenza della Cdu – l’Unione cristiano democratica di Germania, il partito dell’ex cancelliera Angela Merkel – con il 94,62 per cento dei voti dai delegati del congresso di partito che si è tenuto online.

L’avvocato finanziario, 66 anni, succede ad Armin Laschet, sconfitto alle elezioni federali di settembre come candidato cancelliere. «Dobbiamo immaginare come sarà un governo del futuro – ha detto il neo-eletto –. Non ci illudiamo, la strada sarà lunga».

Francia, 8 mesi di carcere per l’ex ministro di Sarkozy

(AP Photo/Lewis Joly)

L'ex ministro dell'Interno di Nicolas Sarkozy, Claude Guéant, è stato condannato a 8 mesi di carcere nel processo relativo al cosiddetto "scandalo dei sondaggi dell'Eliseo”. Guéant, che è stato anche segretario generale della presidenza di Sarkozy è stato giudicato colpevole di favoritismi. Il caso riguarda sondaggi di opinione pagati dall'Eliseo sulla popolarità del presidente, sulle sue riforme o temi d'attualità, nonché sui suoi rivali politici.

Taranto, ladro d’auto in fuga spara a due agenti

Due agenti della questura di Taranto sono stati feriti a colpi di pistola da un uomo che stavano inseguendo e che fuggiva a bordo di un'auto. Pantaleo Varallo, 42 anni, ex guardia giurata, dopo un diverbio con il dipendente di una concessionaria di auto, si è allontanato portandosi via le chiavi di un mezzo. La concessionaria ha avvisato la polizia, ma una volta trovato il sospetto, l’uomo è sceso dall’auto sparando contro i due agenti. 

Ucraina, colloqui tra Qatar e Usa per la fornitura di gas in caso di conflitto

Secondo il Financial Times, Stati Uniti e Qatar starebbero tenendo dei colloqui per assicurare la fornitura di gas all’Unione europea in caso la Russia invadesse l’Ucraina. Il gas naturale liquefatto verrebbe trasportato via mare in caso di conflitto. Da Kiev arriva infatti la maggior parte del gas russo che alimenta l’energia dell’Europa: oltre il 40 per cento.

Una situazione che potrebbe offrire a Putin un’arma contro l’Ue nel caso l’escalation in Ucraina arrivasse al conflitto bellico. Un’arma che il presidente russo starebbe già usando, riducendo da mesi la fornitura di gas all’Europa per avere più influenza nello scacchiere geopolitico. Per questo, secondo il quotidiano, gli Stati Uniti si starebbero muovendo per trovare altri fornitori, e il Qatar è un paese congeniale in questo senso. 

La Nato intanto ha respinto la richiesta di ieri della Russia, di ritirare le proprie truppe dalla Bulgaria e dalla Romania per «tornare al 1997», mentre Estonia, Lettonia e Lituania forniranno «ulteriore assistenza» militare all'Ucraina «per rafforzare la capacità di Kiev di difendersi».  

Nel frattempo gli Stati Uniti hanno ordinato alle famiglie del personale dell'ambasciata in Ucraina di iniziare a lasciare il paese da lunedì, mentre inviano al paese un carico di aiuti militari che include «circa 90 tonnellate di materiali letali, tra cui munizioni per i difensori dell'Ucraina in prima linea», secondo quanto riportato dall'ambasciata statunitense in Ucraina.

Baricco malato di leucemia, si sottoporrà a un trapianto

Foto LaPresse/ Matteo Corner

«C'è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente», così lo scrittore Alessandro Baricco ha annunciato sui social di essere malato di leucemia mielomonocitica cronica. Baricco ha raccontato che nei prossimi giorni si sottoporrà a un trapianto di cellule staminali del sangue, donate da sua sorella.

Australian Open, Sinner agli ottavi di finale per la prima volta

Jannik Sinner of Italy plays a backhand return to Steve Johnson of the U.S. during their second round match at the Australian Open tennis championships in Melbourne, Australia, Thursday, Jan. 20, 2022. (AP Photo/Andy Brownbill)

Jannik Sinner ha battuto in 4 set il giapponese Taro Daniel – numero 120 del ranking Atp – e vola per la prima volta in carriera agli ottavi di finale degli Australian Open. L’azzurro ventenne altoatesino ha sconfitto il giapponese 6-4,1-6, 6-3 in due ore e 40 minuti di gioco.

Gkn, l’ok dei lavoratori al piano di riconversione

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

Si è concluso ieri sera alle 23 il referendum per la valutazione dell'ipotesi di accordo quadro sul percorso per la riconversione industriale dello stabilimento di Campi Bisenzio ex Gkn, ora passato alla Qf Spa dell’imprenditore Francesco Borgomeo. 

L’accordo era stato sottoscritto tra azienda e sindacati lo scorso 19 gennaio, al ministero dello Sviluppo economico. Ora c’è l’ok anche da parte dei lavoratori e delle lavoratrici: il 98,8 per cento ha espresso infatti voto favorevole. Esprime soddisfazione il sindacato Fiom, che parla di «ottimo risultato».

I lavoratori ci tengono comunque a sottolineare che l’accordo andrà accompagnato da altri incontri e decisioni, e che l’accordo sindacale è stato «avanzato in un contesto politico e sociale che ancora non ci soddisfa».

«Il processo di reindustrializzazione – sottolineano – non è qualcosa che abbiamo voluto, ma qualcosa che subiamo: dentro questo processo, abbiamo messo paletti importanti, ed è una tappa che avrà senso solo se continuerà la mobilitazione». 

Yemen, i sauditi negano il raid sulla prigione

(AP Photo/Hani Mohammed)

La coalizione militare a guida saudita ha negato in una nota di aver preso di mira un centro di detenzione tenuto dai ribelli nello Yemen, definendo «infondate» le notizie sull’attentato.

L’attacco di ieri ha provocato almeno 200 feriti e almeno 60 vittime, secondo le prime stime. Save the Children ha denunciato la morte di almeno tre bambini nei diversi attacchi che hanno colpito lo Yemen nelle scorse ore, che hanno colpito anche l’aeroporto e un centro di telecomunicazioni che controlla l’internet di tutto il paese, al momento in blackout. Per Medici senza frontiere, era impossibile contare i morti.

Il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha invitato «tutte le parti in conflitto a ridurre l'escalation», mentre il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha condannato gli attacchi, chiedendo «indagini tempestive, efficaci e trasparenti per accertarne la responsabilità».

Le regioni chiederanno di rivedere il sistema a colori

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Le regioni intendono chiedere una revisione dei parametri relativi alle colorazioni della regioni. Lo ha detto il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci. «Martedì chiederemo una revisione dei parametri delle colorazioni delle regioni – ha detto –. È questa la posizione assunta dalla conferenza dei governatori delle regioni d'Italia. È cambiato il contesto complessivo. Dopo due anni siamo nelle condizioni di poter verificare la compatibilità fra provvedimenti e condizioni epidemiologiche specifiche».

«Questa dei colori ha dettato opportune previsioni di cautela e i risultati si sono visti. Ma a oggi riteniamo che ai parametri dei colori, così come li abbiamo conosciuti, si possano adottare provvedimenti molto più efficaci e molto più concreti», ha concluso.

Sono sbarcati i primi naufraghi dalla Mare Jonio

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Si è concluso il trasbordo dei primi 142 naufraghi, fra donne uomini, bambine e bambini, che si trovavano a bordo della Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans. Nelle scorse ore la Mare Jonio aveva chiesto un porto di sbarco sicuro per far scendere le 208 persone soccorse nel mare, e le era stato assegnato il porto di Pozzallo, dove verranno fatte sbarcare le restanti persone.

In questo momento, ha fatto sapere Mediterranea, i migranti si trovano al Molo Favaloro di Lampedusa e sono iniziate le operazioni di trasferimento nell’hotspot. Nella notte altre 109 persone migranti sono approdate a Lampedusa, intercettate dalla Capitaneria di porto.

Quirinale, il giorno del giudizio su Berlusconi

A due giorni dall’inizio delle votazioni per eleggere il prossimo presidente della Repubblica, il centrodestra si riunisce oggi a Roma. Dall’incontro dovrebbe uscire un nome condiviso per la candidatura, nel caso in cui Silvio Berlusconi annunciasse ufficialmente il suo ritiro dalla corsa.

La riunione è stata molto voluta dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e fissata dal leader della Lega, Matteo Salvini, che ieri aveva detto: «Farò una o più proposte di alto livello senza che nessuno possa permettersi di mettere veti». 

Sul tavolo al momento i nomi che sembrerebbero avere più chance sono tre: Mario Draghi, Sergio Mattarella e Pier Ferdinando Casini

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