I giudici del tribunale di Milano hanno deciso di rimandare al 16 febbraio, quindi dopo la probabile elezione del presidente della Repubblica, la prossima udienza del processo Ruby Ter, accogliendo una richiesta presentata dagli avvocati di Silvio Berlusconi.

L’ex presidente del Consiglio avrebbe dovuto presenziare all'udienza fissata per il 26 gennaio, ma i suoi avvocati hanno fatto presente che in quei giorni saranno in corso le votazioni per il presidente delle Repubblica e che, a causa della pandemia, in questi giorni è difficile convocare i testimoni. Già in numerose occasioni gli avvocati avevano chiesto un rinvio, in genere per ragioni di salute.

Berlusconi è imputato nel Ruby Ter, che sta per “terzo processo Ruby”, insieme ad altre 27 persone, con l’accusa di corruzione di testimoni. Secondo i magistrati, Berlusconi avrebbe comprato il silenzio di un gruppo di ragazze che hanno frequentato le feste nella sua villa di Arcore o nella sua ex residenza romana pagando loro un fisso mensile. La difesa sostiene invece che i versamenti sono un indenizzo per il danno d’immagine che hanno subito.

Il nome del procedimento deriva da “Ruby Rubacuori”, il soprannome di Karima el Mahroug, una delle ragazze che partecipavano alle feste, divenuta celebre perché erroneamente definita da Berlusconi nipote dell’allora dittatore egiziano Hosni Mubarak.

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