- Il processo sportivo, che potrebbe concludersi venerdì 15, si apre nel segno di una lista di sanzioni pecuniarie e inibizioni di dirigenti proposta dall’organo presieduto dal procuratore Giuseppe Chiné. Tra cui quelle chiede per Paratici e Agnelli.
- Comunque vada a finire, l’esclusione delle sanzioni sportive da parte della stessa accusa lascia in eredità un messaggio negativo: si potrà continuare a scambiare calciatori sopravvalutati (e a tenere in piedi i conti) senza rischiare conseguenze sportive.
- Dalla vicenda di Calciopoli in poi abbiamo imparato che alle sanzioni sportive viene applicata una sorta di Logica del Carciofo: da un grado all’altro vengono perse per strada numerose foglie.
Niente sanzioni sportive per le società e scontificio in vista per i dirigenti. Il primo giorno del processo sportivo sulla vicenda delle plusvalenze sospette (conclusione possibile, venerdì 15 aprile) si è aperto a Roma con la richiesta delle condanne da parte della Procura Figc guidata da Giuseppe Chiné. E immediatamente si nota che anche le residue prospettive di vedere applicare sanzioni sportive ai club sono sparite. Niente penalizzazioni in classifica, soltanto ammende e proposte di squal



