L’aria che tira nelle classi

Covid e scuola, serve un piano razionale per gli impianti di ventilazione

  • Il SARS-CoV-2 si trasmette soprattutto tramite aerosol, le goccioline che emettiamo parlando e respirando sufficientemente leggere da galleggiare nell’aria e percorrere anche diversi metri. Un gruppo di fisici e ingegneri ha messo a punto un modello che valuta il rischio di contagio al chiuso.
  • Alcune scuole hanno acquistato dei purificatori d’aria, ma il modello indica che da soli sono ampiamente insufficienti a ridurre significativamente il rischio di infezione data l’elevata contagiosità di Omicron, servono le mascherine Ffp2.
  • Dotare le scuole di impianti di ventilazione meccanica è utile al di là del Sars-CoV-2: molti altri virus respiratori si trasmettono via aerosol e altri ne potrebbero emergere. Ma è fondamentale che questi interventi siano ben pianificati.

La prossima settimana, la Conferenza stato-regioni presenterà una serie di richieste tra cui quella di installare nelle aule scolastiche sistemi di ventilazione meccanica. L’installazione di questi sistemi richiede però lavori strutturali per costruire degli impianti che scambino l’aria interna con quella esterna a un ritmo sufficiente. Per mantenere una temperatura più o meno stabile all’interno, è necessario poi che siano accoppiati a sistemi di condizionamento. Interventi del genere non

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