L’inchiesta di Domani sulle violenze di Modena

«Così noi detenuti abbiamo salvato medici e poliziotti»

  • L'8 marzo 2020, a Modena, viene scritta la pagina più buia, per morti e saccheggio, nella storia penitenziaria dell'Italia repubblicana. Ma c'è una data che precede quel giorno di lutti, incendi e violenze, un giorno che segna un passaggio chiave in questa storia, finora ignorato.
  • Ma alla situazione emergenziale si arriva con un istituto di pena senza guida e questo è il punto decisivo. La nuova direzione non è stabile, la direttrice, Maria Martone, deve dividersi tra due istituti e, a Modena, si reca due volta a settimana.
  • La testimonianza choc dei carcerati: «Gli agenti da fuori ci hanno chiesto di aiutare anche le detenute». Il caos della prigione e le scelte del Dap: la storica direttrice era stata rimossa due mesi prima degli scontri

L'8 marzo 2020, a Modena, viene scritta la pagina più buia, per morti e saccheggi, nella recente storia penitenziaria dell'Italia Repubblicana. Domani da giorni racconta gli eventi dello scandalo, e le presunte responsabilità dei detenuti rivoltosi, degli agenti che avrebbero pestato a sangue carcerati indifesi, e dei silenzi della politica. Per capire cosa è successo nel penitenziario e perché la macchina dello stato non ha funzionato nemmeno stavolta (le violenze al carcere di Santa Maria C

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