- L’ascesa inarrestabile nella sanità laziale di Francesco Vaia, di recente nominato direttore generale dell’istituto Lazzaro Spallanzani, ha avuto una battuta d’arresto con le polemiche seguite alla firma del memorandum con i russi per lo sviluppo del vaccino Sputnik, risalente al 2021.
- Ma perché di Vaia non si può fare a meno nonostante il suo passato ingombrante e l'accordo con i russi per il vaccino Sputnik?
- Vaia piace a destra e sinistra. Ha convinto proprio tutti anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, nel dicembre 2021, lo ha nominato cavaliere di gran croce al merito della Repubblica Italiana.
L’ascesa inarrestabile nella sanità laziale di Francesco Vaia, di recente nominato direttore generale dell’istituto Spallanzani, ha avuto una battuta d’arresto con le polemiche seguite alla firma del memorandum con i russi per lo sviluppo del vaccino Sputnik, risalente al 2021. Eppure nonostante quello scivolone che avrebbe compromesso presente e futuro di chiunque, Vaia non solo è rimasto al suo posto, ma è stato nominato direttore generale nonostante i raggiunti limiti di età, 65 anni, (sc


