Oggi 22 aprile è la 52esima Giornata mondiale della Terra. Una ricorrenza nata nel 1970 negli Stati Uniti e istituita dalle Nazioni unite. Ora si celebra in 193 paesi e coinvolge circa un miliardo di persone in tutto il mondo.

  • La giornata mondiale della Terra del 2022 è intitolata «Investi nel nostro pianeta» e si concentra sulla lotta al cambiamento climatico. L’appello degli organizzatori, rivolto ai governi, alle aziende e ai singoli cittadini, è di cambiare tutto, a livello industriale e politico. Un’azione che ha l’obiettivo di «preservare e proteggere la nostra salute, le nostre famiglie e i nostri mezzi di sussistenza».
  • Il Wwf ha ricordato, in occasione della ricorrenza, che «un milione di specie sono a rischio estinzione, stiamo bruciando la ricchezza della vita sul nostro pianeta» e «a causa di incendi e deforestazione parte della foresta amazzonica emette più CO2 di quanta ne riesca ad assorbire». Sempre in una nota, il Wwf lancia l’allarme: «Il 75 per cento della superficie terrestre non coperta da ghiaccio è già stata significativamente alterata, la maggior parte degli oceani è inquinata e più dell’85 per cento delle zone umide è andata perduta».
  • L’Earth Day nasce dopo il disastro ambientale del 29 gennaio 1969, quando una piattaforma petrolifera esplose a Santa Barbara, a 200 chilometri dalle coste di Los Angeles. Un disastro che riversò oltre 10 milioni di litri di petrolio in mare, uccidendo 10mila animali, tra gabbiani, delfini, foche e leoni marini. L’anno dopo si tenne il primo anniversario dell’incidente, con più di 20 milioni di americani per le strade. Una delle ricorrenze più importanti fu nel 1990, quando si stima siano state più di 200 milioni le persone scese nelle piazze in 141 paesi, ribadendo la necessità di una cultura del riciclo. Dieci anni dopo, nel 2000, grazie all’avvento di internet furono centinaia di milioni le persone che si organizzarono per far sentire la propria voce riguardo l’importanza dell’ambiente naturale.

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