Sono passati cento giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Anche se rimane difficile farsi un’idea precisa di cosa accade nel paese a causa della propaganda di entrambi fronti, su una cosa esperti e analisti militari sono concordi: la Russia ha subito perdite di uomini e di mezzi elevatissime, le più alte in un singolo conflitto dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Personale

Né i russi né gli ucraini diffondono pubblicamente e in modo preciso e aggiornato dati sui soldati morti, feriti o catturati. Fino ad oggi, gli ucraini si sono limitati a dire che perdono tra i 50 e i 100 soldati al giorno, mentre nell’ultimo aggiornamento, che risale a marzo, i russi hanno parlato di appena 1.500 soldati uccisi.

Allo stesso tempo, circolano diverse stime realizzate dai servizi di intelligence e da analisti indipendenti. A complicare la situazione, c’è il fatto che spesso non è chiaro se le cifre diffuse si riferiscano ai soli soldati uccisi, o includano anche i feriti.

È il caso degli ultimi numeri diffusi dagli ucraini, in cui si parla di soldati russi «liquidati» (usano proprio questa espressione) dalle loro forze armate. In un comunicato diffuso il 2 giugno, si parla di 30.850 soldati russi «fuori combattimento». Con ogni probabilità, questa cifra include anche i feriti. Normalmente si considera che in guerra i feriti sono circa tre volte i morti. Se gli ucraini avessero ucciso 30mila soldati russi, significherebbe almeno 90mila feriti, per un totale di 120mila perdite complessive: una cifra pari all’intero contingente russo entrato in Ucraina all’inizio dell’invasione.

Secondo le intelligence occidentali, i russi potrebbero aver subito un massimo di 15mila soldati uccisi e 40mila feriti. Probabilmente queste sono le cifre più realistiche. 
In ogni caso, se questi numeri venissero confermati, significherebbe che in cento giorni di combattimento in Ucraina, i russi hanno subito più perdite che in dieci anni di conflitto in Afghanistan, il più sanguinoso tra quelli combattuti dall’Unione sovietica dopo la fine della Seconda guerra mondiale.

E i mezzi

Le perdite di mezzi militari sono per certi versi più facili da stimare. Il conflitto in Ucraina è il più documentato della storia. La quantità di immagini  e filmati che circolano su internet, in particolare su Telegram, è enorme e molte fotografie e molti video mostrano carri armati, veicoli o altri aerei venire distrutti.

Una fitta comunità di esperti indipendenti si occupa da mesi di verificare ciascuna di queste immagini, assicurandosi che non siano doppioni già mostrato in altri filmati, per poi utilizzarle per stimare le perdite di mezzi subite da una parte e dall’altra.

Secondo uno dei membri più attivi della comunità, l’analista olandese Stijn Mitzer, conosciuto su Twitter come @Oryxspioenkop, la Russia avrebbe perso un totale di 4.214 veicoli, di cui oltre la metà distrutti e un terzo catturati.

Tra questi, i soli carri armati sono 751, tra cui alcuni dei veicoli più moderni dell’intero arsenale russo, come i T90, i T80 e le versioni più moderne dei T72. I blindati per fanteria di vario tipo distrutti o catturati dagli ucraini sono il doppio, circa 1.500. A questi si aggiungono 250 sistemi di artiglieria di vario tipo e 63 sistemi di missili antiaerei, una perdita particolarmente problematica poiché ognuno di questi sistemi è estremamente costoso. Infine, i russi hanno perso almeno 30 aerei da combattimento e 43 elicotteri.

Le ultime settimane

La maggior parte di queste perdite sono state inflitte nelle prime settimane dell’invasione, quando l’esercito russo si è lanciato in una serie di ampie e ambiziose offensive spesso poco organizzate e supportate. Per settimane, le truppe russe hanno subito imboscate, attacchi alle spalle e sono state bombardate dagli ucraini mentre si trovavano in terreno esposto. 

Ad aprile, quando la situazione era divenuta insostenibile, i russi hanno deciso di ritirarsi da tutto il nord dell’Ucraina e concentrarsi nel loro attacco contro il Donbass. Da allora, le loro perdite si sono ridotte sensibilmente. Sul ristretto fronte orientale, la superiorità dell’artiglieria russa e la lezione imparata dalle prime settimane di guerra, non solo ha aiutato i russi a ridurre il logoramento delle loro forze, ma gli ha anche consentito di ottenere nuove, anche se piccole, vittorie.

Perdite russe e ucraine dall'inizio dell'invasione (Fonte Oryx Blog)

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