Il punto sui combattimenti

La Russia punta sull’artiglieria perché ha perso troppi soldati

The icon of Archagelos Michael stands on an army trench as you Ukranian soldier are seen in the background, in the outskirts of Mykolaiv, Ukraine, Saturday, March 26, 2022.(AP Photo/Petros Giannakouris)
The icon of Archagelos Michael stands on an army trench as you Ukranian soldier are seen in the background, in the outskirts of Mykolaiv, Ukraine, Saturday, March 26, 2022.(AP Photo/Petros Giannakouris)
  • Da oltre un mese ormai i combattimenti sono concentrati in tre aree del paese: nella regione orientale del Donbass, nella città di Mariupol e a sud, tra le città di Kherson e Mikolayev.
  • I combattimenti più importanti sono quelli in corso in Donbass, dove da oltre un mese i russi hanno lanciato l’offensiva che avrebbe dovuto cambiare le sorti della guerra.
  • Ma l’avanzata si è impantanata, i russi non riescono a sfondare e sono dovuti ricorrere a massicci bombardamenti di artiglieria per avanzare di pochi chilometri. Nonostante le pesanti perdite da ambo i lati, nessuno al momento sembra in grado di vincere.

Nei primi giorni di aprile l’esercito russo aveva proclamato l’inizio della seconda fase della sua “operazione militare speciale”. L’annuncio nascondeva il fallimento dell’attacco contro la capitale Kiev e l’intenzione di ridurre di concentrare le forze in tre settori principali: il Donbass, la città di Mariupol e il fronte meridionale tra Kherson e Mykolaiv. A un mese dall’annuncio e migliaia di morti e feriti dopo, la situazione rimane di stallo su tutti i fronti. L’ambiziosa offensiva in

Per continuare a leggere questo articolo